Il kumquat, noto anche come cumquat o mandarino cinese, assieme al limequat è il più piccolo della famiglia degli agrumi.
Con il termine kumquat si fa riferimento sia al frutto, un pomo di forma ovoidale lungo circa 3 cm, che alla pianta, un arbusto la cui altezza varia tra i 2 e i 4 metri, in grado di “sfornare” ogni anno migliaia di deliziosi mandarini.
La straordinarietà del kumquat è presto detta: questo piccolo frutto può essere mangiato con la buccia il cui sapore, dolciastro, si armonizza alla perfezione con l'acredine della polpa.
Originario della Cina, e successivamente coltivato in Giappone, questo mandarino oggi viene prodotto anche in Italia, sia all'ingrosso che in versione casalinga.
Nonostante la produzione italiana sia piuttosto sviluppata, complice il clima mite e il gran numero di giornate soleggiate nell'arco dell'anno, il kumquat continua ad essere percepito come frutta esotica.
A differenza di altri frutti esotici come il mango o il frutto del drago, il mandarino cinese, pur essendo nato altrove, si è adattato velocissimamente alle nostre latitudini tant'è che oggi è possibile coltivarlo facilmente anche in giardino in moltissime zone d'Italia.
Il mandarino cinese, oltre ad essere gustoso e versatile, è un vero e proprio concentrato di vitamine.
Non stupisce che, in cantonese, kumquat significhi mandarino d'oro.
A fronte di appena 71 kcal per 100 grammi, il kumquat è un concentrato di vitamine: B1, B2, B5, B6, B9, C, ed E.
Ma non solo: questo straordinario mandarino è anche ricco di ferro manganese e calcio.
Nutrienti kumquat | mg |
---|---|
Grassi | 0,9 |
Colesterolo | 0 |
Sodio | 10 |
Potassio | 186 |
Zucchero | 9 |
Proteine | 1.9 |
Al pari della banana e del kiwi giallo, il kumquat contiene moltissimo potassio ed è quindi indicato come spuntino post palestra o come spezzafame.
Per riconoscere un kumquat di qualità la prima prova è quella tattile: ogni frutto deve essere sodo ma non troppo.
Mai come con il più piccolo dei mandarini vale il detto “l'occhio vuole la sua parte”.
Buccia eccessivamente traslucida o liscia è infatti segno di eccessiva maturazione; segni o taglietti sulla stessa potrebbero invece indicare che il frutto è stato maltrattato durante il trasporto.
Essendo la buccia del kumquat molto sottile è sconsigliabile acquistare prodotti anche lievemente danneggiati.
Coltivare il mandarino kumquat è semplicissimo: questa pianta infatti cresce poco e non occupa molto spazio.
La fioritura va da giugno a settembre e, per la raccolta, bisogna attendere il Natale, almeno in Italia.
Una piccola pianta dà vita a tantissimi frutti, sia in vaso, ma anche e soprattutto a terra.
Per far crescere rigoglioso il kumquat bastano una leggera spuntatura dopo la raccolta dei frutti e una sporadica concimazione con prodotti specifici per agrumi.
Superato il mezzo metro, la pianta deve essere trasferita in un vaso di circa 25 cm di diametro nel quale continuerà a crescere rigogliosa per i successivi due anni.
Si tratta di una pianta abbastanza resistente ma se i frutti dovessero perdere di gusto e le foglie dovessero all'improvviso diventare gialle è possibile che sia stata attaccata dalla cocciniglia o dall'acaro.
Esistono diverse varietà di kumquat, ecco le principali:
Quanto costa il kumquat? Come per ogni altro frutto, è il rapporto tra domanda e offerta a fare il prezzo ed essendo un prodotto cosiddetto di nicchia il costo al kg del mandarino cinese è ancora piuttosto alto.
In caso si super promozioni si può trovare questo frutto in vendita a 2,50 € al kg ma, solitamente, il prezzo è ben più alto.
Tutt'altra cosa per quanto riguarda la produzione domestica: come accennato un solo albero può dare luce a migliaia di frutti l'anno.
Oltre che in Cina e in Italia, il kumquat viene coltivato in Grecia, in particolare a Corfù, in Giappone e in Florida.
Abbiamo già parlato di quanto i kumquat siano buoni assoluti, senza neppure la necessità di rimuovere i filamenti bianchi che, a differenza di quelli delle arance, non sono per nulla amari.
Tantissimi gli usi in cucina: il loro sapore delicato rende infatti i mandarini cinesi perfetti per accompagnare pesci come il branzino, l'orata e, addirittura, il baccalà.
Dal mandarino cinese si può inoltre trarre uno squisito liquore ma anche ottimi gelati e sorbetti.
La marmellata di kumquat, inoltre, è considera una vera e propria specialità ed è ideale sia per la preparazione di dolci che come accompagnamento agrodolce di formaggi dai sapori forti, in alternativa al miele.
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