Siamo abituati a considerare lo zenzero un prodotto ortofrutticolo al pari dell'aglio o della cipolla, oppure una spezia, come il pepe verde, o addirittura un tubero come il topinambur, in realtà il discorso è ben più interessante.
Lo zenzero è infatti una pianta erbacea (tutt'altra cosa rispetto alle erbe aromatiche), appartenente alla vasta famiglia delle Zingiberaceae, come la curcuma o il cardamomo, e ciò che siamo abituati a utilizzare in cucina come prodotto fresco è in realtà il rizoma: un rigonfiamento della radice (rizo = radice; oma = suffisso che sta per rigonfiamento).
Ora che abbiamo chiarito che cos'è lo zenzero andiamo a scoprirne le proprietà, i benefici e gli usi che, non sorprenderà sapere, vanno ben oltre la cucina.
La pianta dello zenzero è infatti meravigliosa e viene utilizzata anche per estrarre oli essenziali e per la realizzazione di profumi dalle note esotiche e accattivanti.
Lo zenzero proviene, origaniaramente dall'estremo oriente, dalla Cina orientale per essere più precisi, ed è da sempre molto utilizzato in cucina in tutta l'Asia.
Il suo sapore pungente e leggermente piccante è ben noto da sempre ma da un decennio a questa parte la fama dello zenzero è cresciuta a dismisura anche in occidente e, soprattutto, in Italia.
Lo zenzero candito o, ancora meglio, disidratato, viene venduto come snack energizzante mentre non un cocktail non può dirsi veramente "in" senza una puntina di questo straordinario rizoma.
Insomma, se fino a qualche anno fa per dare un po' di brio alla ricetta si utilizzava il pepe, oggi un piatto non ha appeal senza un pizzico di zenzero.
Abbiamo già detto che l'espressione radice di zenzero è impropria, bisognerebbe parlare piuttosto di rizoma di zenzero, ma la useremo comunque di tanto in tanto per comodità.
Qual è il primo approccio con questa strana radice bitorzoluta?
Beh essa va trattata come una patata: si lava per bene e poi si sbuccia con un coltello o con un pelapatate.
Se non si utilizza tutto il rizoma subito, anche perché per ogni pietanza ne basta una quantità minima, esso va conservato in frigo come fosse un qualunque altro prodotto ortofrutticolo, meglio se in un contenitore di vetro o ermetico.
Lo zenzero può essere grattugiato sulle pietanze, tagliato a rondelle e bollito per fare le tisane oppure inserito in un estrattore per arricchire di sapore e proprietà un gustosissimo succo.
In alternativa, per conservare lo zenzero più a lungo, è possibile essicarlo seguendo due diversi procedimenti.
In microonde
Con il microonde basta sbucciarlo, tagliarlo a dadini, inserirlo nel forno alla massima temperatura per 5 minuti e poi ripetere l'operazione per lo steso tempo ma a temperatura inferiore.
Al sole
Dopo aver sbucciato, lavato per bene e tagliato (a rondelle o a dadini) il rizoma, va lasciato per diversi giorni al sole.
Come bollire lo zenzero? Qualunque sia l'uso dello zenzero, esso richiede una bollitura compresa tra i 14 e i 20 minuti a seconda della freschezza del prodotto.
Se lo scopo della lessatura è quello della tisana, ti basterà far bollire l'acqua e lasciare lo zenzero in infusione per una decina di minuti.
La tisana zenzero e limone, in particolare, è:
Non solo: questa famosa bevanda è considerata anche una preziosa alleata per combattere la sensazione di fame.
Gran parte della fama dello zenzero, oltre che al suo sapore piccantino, è probabilmente dovuta al gran numero di proprietà ed effetti benefici che può apportare all'organismo.
Lo zenzero, in qualunque modo venga assunto, è infatti un antiossidante naturale dall'elevato potere antinfiammatorio. Esso è inoltre indicato nei regimi alimentari detox.
Chi soffre di nausea o problemi di digestione, inoltre, troverà nello zenzero un grande alleato.
Masticarne un pezzetto oppure assumerne una capsula a base di estratto secco può infatti ridurre a zero ogni tipo di disturbo connesso allo spettro digestivo.
Alla lunga, invece, ovvero per chi consuma zenzero abitualmente, i benefici sono moltissimi: questa strana radice bitorzoluta è infatti in grado di prevenire i malanni di stagione come tosse, raffreddore e mal di gola e, quando compaiono i primi sintomi, aiuta a combatterli.
In estate sotto forma di estratto o in inverno in versione tisana: l'effetto raddoppia quando questo rizoma viene abbinato ad una sua preziosa sorella, la curcuma.
Se lo zenzero è un potente antifiammatorio naturale, tanto da essere considerato nei paesi orientali a tutti gli effetti un farmaco, la curcuma è un incredibile antiossidante e ha effetti positivi sul diabete e sul sistema nervoso.
Benefici a parte, il vero motivo della grande fama dello zenzero negli ultimi anni, tuttavia, risiede nella sua capacità di bruciare i grassi.
Questa proprietà tanta amata dai cultori del fisico scolpito e della linea è dovuta alla termogenesi (produzione di calore) innescata dal gingerolo.
In soldoni? Mangiare regolarmente zenzero accelera il metabolismo.
L'azione combinata di curcuma e zenzero oltre a stimolare l'organismo ad utilizzare le riserve in eccesso, è anche un perfetto rimedio contro la ritenzione idrica.
Anche se lo zenzero viene solitamente mangiato in piccolissime quantità e quindi il concetto di calorie per ogni 100 g di prodotto passa in secondo piano, ecco la tabella nutrizionale completa:
kcal (100 g) | 80 |
Proteine | 1,82 g |
Carboidrati | 17,77 g |
Zuccheri | 1,7 g |
Grassi | 0,75 g |
Colesterolo | 0 mg |
Fibra Alimentare | 2 g |
Sodio | 13 mg |
Fosforo | 34 mg |
Potassio | 415 mg |
Ferro | 0,6 mg |
Magnesio | 43 mg |
Rame | 0,226 mg |
Come gran parte dei prodotti ortofrutticoli, anche lo zenzero non ha particolari controindicazioni, in linea di massima va però evitato in caso di gastriti e ulcere, al pari delle spezie e del peperoncino.
In caso di allattamento, gravidanza e assunzione di antinfiammatori è comunque consigliabile consultare un medico.
E se ti dicessi che potresti coltivare la pianta di zenzero in giardino così da non avere problemi di conservazione e poter cogliere i rizomi all'occorrenza?
La buona notizia è che si tratta di una specie che non richiede particolari cure, la brutta è che, per usare i rizomi, dovrai aspettare almeno dieci mesi.
Inoltre ti servirà anche una piccola serra, altrimenti d'inverno ti toccherà tenere il vaso in casa così da proteggere le piante in attesa del ritorno della primavera.
Il momento giusto per piantare lo zenzero è da novembre a marzo-aprile ma per farlo avrai bisogno di un rizoma.
Dovrai innaffiare spesso le piantine ma, allo stesso tempo, prestare attenzione alle gelate improvvise e, soprattutto, ai ristagni.
Il segreto per far crescere lo zenzero è quello di coprire di terra i primi germogli così che la pianta "si impegni" a sviluppare radici più sane e forti.
Ecco alcune regole considerate basilari per coltivare lo zenzero:
La pianta di Zenzero non è solamente molto utile ma è anche bellisima: curarla e farla crescere donerà anche un tocco di esoticità al tuo giardino.
Come accennato nel paragrafo precedente, coltivare lo Zenzero in Italia è possibile ma produrlo in quantitativi massicci e commercializzarlo è tutt'altra storia.
Attualmente sono in fase di sperimentazione alcune produzioni di zenzero in serra che sembrano particolarmente promettenti.
L'azienda Agritechno, con il supporto della Dal Monte, sta infatti riuscendo in questa sfida.
Quanto alle coltivazioni a campo aperto, in Sicilia sono stati ottenuti i traguardi migliori ma la produzione, di circa 25 tonnellate di prodotto per ettaro, è meno competitiva rispetto a quella delle zone tropicali (40 tonnellate per ettaro).
D'altro canto, lo zenzero italiano si presenta più profumato, più sicuro, più succoso e più aromatico rispetto ai prodotti di importazione.
Le coltivazioni di zenzero sono ormai diffusissime in molti paesi d'Europa
Anche se non si direbbe dal sapore, lo zenzero è l'ingrediente che ha dato il nome ai mitici biscottini di Natale i quali, a loro volta, hanno dato origine alle storie sul gingerbread man (l'omino di pan di zenzero).
Un'altra curiosità sullo zenzero? Ne esistono almeno un centinaio di varietà. Ecco le più famose:
I principali paesi produttori di zenzero sono Cina, India e Brasile ma il mercato è soggetto negli ultimi mesi a repentini cambiamenti.
Attualmente i produttori più importanti sono:
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