Varietà di fragole: conoscerle per amarle



17 Settembre 2018 di Barbara Savodini
varietà fragole vaschette supermercato
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    Hanno un altissimo potere antiossidante, contengono tanta vitamina C (molta più degli agrumi contrariamente a quanto si è abituati a pensare), offrono un notevole apporto di calcio, ferro, fosforo e magnesio, sono ottime per combattere il colesterolo e sono semplicemente squisite. Da gustare ma anche da respirare con quelle loro note dolci e fruttate che tanto piacciono anche ai bambini.

    Non stupisce che le fragole siano il frutto preferito da moltissime persone anche se, per comprarle, bisogna essere piuttosto esperti: si tratta infatti di un prodotto facilmente deperibile, che va conservato rigorosamente in frigo ma nella parte meno fredda, che ha una shelf life piuttosto ridotta e che spesso arriva sui banchi del supermercato ammaccato, acerbo o troppo maturo.

    Trovare delle fragole buone, insomma, è una vera e propria impresa anche in primavera quando fruttivendoli e iper cominciano a tingersi di rosso mantenendo prezzi ragionevoli.

    Le fragole non sono tutte uguali: come riconoscerle

    fragole da supermercato
    Belrubi, Senga Sengana e Madeleine: sono queste le fragole più comuni sui banchi dei supermercati. Occhio, però, alla conservazione: anche in frigo durano pochissimo

    Anche se sono in pochi a notare le differenze, le fragole non sono tutte uguali.

    Esistono infatti decine di varietà diverse, ognuna con caratteristiche specifiche in termini di colore, grandezza, gusto, profumo, polpa e dolcezza.

    Qualunque sia la tua varietà preferita ti consigliamo di mangiare questo frutto in primavera e in estate. Perché? Scopri l'importanza e i benefici derivanti dal mangiare frutta di stagione

    Le fragoline di bosco

    fragoline di bosco
    Piccole, rare, selvatiche e leggermente aspre: le fragoline di bosco sono amate da grandi e piccini

     

    Chi ha la fortuna di vivere nei pressi di selve e foreste si sarà sicuramente, almeno una volta, imbattuto in una piantina di fragoline di bosco.

    Beh il frutto selvatico è il non plus ultra in termini di gusto e dolcezza e va a ruba nelle zone alla portata dell'uomo.

    Riconoscerlo, a differenza di ribes o altri tipi di bacche, è facilissimo in quanto la foglia è la stessa di quelle delle fragole tradizionali ed è per questo che mette d'accordo grandi e piccini, genitori e figli.

    Purtroppo trovarlo non è semplice e raccogliere un vasetto di queste vere e proprie specialità può richiedere anche mezza giornata.

    Tra gusto, proprietà benefiche (leggi al proposito il nostro approfondimento sui frutti rossi), valori nutrizionali e rarità del frutto che conferiscono loro un fascino indiscusso, non stupisce che le fragoline siano considerate le regine del bosco nonché il tesoro più ambito tra gli escursionisti. Anche più dei funghi porcini.

    Fragole da supermercato: Belrubi, Senga Sengana e Madeleine

    Le fragole che, in genere, è possibile trovare sui banchi del supermercato possono essere moltissime. Le scelta fatte dai dettaglianti, generalmente, dipendono dal periodo e dalla posizione geografica.

    Le fragole più comuni, comunque, sono le varietà Belrubi, Senga Sengana e Madeleine.

    La Belrubi si presenta come piuttosto grande per essere una fragola, di forma allungata, di colore rosso brillante e ha un livello zuccherino superiore alla media.

    La varietà Senga Sengana si riconosce, invece, per una colorazione più scura e per la pezzatura medio piccola. È forse una delle tipologie di fragole più diffuse in Europa.

    Tra le più comuni in Italia c'è, invece, la Madeleine che cresce in terreni argilloso-calcarei: è apprezzata dai produttori perché, con una sola pianta è possibile ricavare tantissimi frutti tutti di dimensioni notevoli.

    Fragola di Tortona: la più profumata delle varietà

    Come riconoscere la Fragola di Tortona rispetto alle altre? Beh, semplice, dal profumo. Si tratta infatti di una specie selvatica, coltivata per la vendita solo in particolari zone nei dintorni di Torino e a Tortona, appunto, un comune di poco meno di 30mila abitanti in provincia di Alessandria.

    Si tratta di una vera e propria specialità nota oltre i confini piemontesi anche come la “profumata” proprio per via dell'intenso e inebriante aroma. La fragola di Tortona è un presidio Slow Food.

    Fragoline di Nemi: la regina dei famosi dolcetti

    fragoline di nemi pasticcino
    Le Fragoline di Nemi sono famose in tutto il mondo: i turisti le amano assolute ma anche come guarnizione dei famosi pasticcini alla crema

     

    Somiglia molto al tradizionale prodotto selvatico di bosco ma, ad assaggiarla, ha caratteristiche diverse e uniche nel suo genere.

    Dolce, piccolina, dalla fragranza intensa e la polpa biancastra: la Fragolina di Nemi è unica al mondo e attira nei luoghi di produzione migliaia di golosi e curiosi all'anno.

    Il periodo di maturazione va da maggio a settembre e raggiunge il culmine a giugno quando, nel piccolo comune sulle rive dell'omonimo Lago, la prima domenica del mese di giugno viene organizzata una fiera in grande stile. Ogni anno dal 1922.

    Fragola Favetta di Terracina

    fragole favetta di terracina
    Più grandi delle tradizionali fragoline di bosco ma più piccole delle fragole normali: la Favetta di Terracina è una vera e propria specialità 

     

    Dolcissima, come nessun'altra varietà, più grande delle fragoline di bosco e più piccola dei tradizionali frutti da supermercato: la Favetta di Terracina è una vera e propria primizia che ispira chef e casalinghe d'altri tempi.

    Nata dalla favette, una varietà francese, viene consumata spesso anche assoluta, senza zucchero né limone.

    È tipica della città di Terracina, in provincia di Latina, ma viene coltivata anche Fondi, Monte San Biagio, Pontinia, Sabaudia, San Felice Circeo, Sezze e Sonnino.

    Fino al mese di marzo è possibile produrla in serra mentre nei mesi di maggio e giugno resiste bene anche in terra.

    Annablanca: l'unica fragola non rossa

    fragole bianche annabella
    Piccole, tondeggianti, succose e saporite: le fragole Annablanca sono squisite ma non sono rosse

     

    E se vi dicessero che le fragole sono bianche? Niente paura, il mondo non è sta improvvisamente shakerato e capovolto, state probabilmente chiacchierando con qualcuno che ama una particolare varietà denominata Annablanca.

    Il colore, ad ogni modo, non è l'unica diversità di questa fragola rispetto alle sorelle rosse: essa è anche più piccolina, tondeggiante e decisamente più succosa.

    Fragola Ventana: frutti brillanti ma pianta delicata

    fragole ventana
    Color intenso brillante ma suscettibili ai patogeni: le fragole Ventana sono buonissime ma delicate.

    Altra varietà particolarmente precoce di fragola è la Ventana, proprio per questo motivo le coltivazioni abbondano nelle zone meridionali dello Stivale. 

    Si tratta, peraltro, di una pianta particolarmente produttiva che dà vita a fragole di grossa pezzatura, color rosso intenso brillante. 

    Tuttavia, non è tutto oro quello che luccica: in concomitanta con i picci di calore, questa pianta tende a produrre frutti che perdono consistenza. Essa è inoltre suscettibile a diversi patogeni. 

    Fragola Sabrosa

    La varietà Sabrosa è famosa perché da essa deriva la celeberrima Candonga Fragola Top Quality®, una varietà premium prodotta in Basilicata.

    Fragola Roxana

    fragola varietà roxana
    Di grossa pezzatura e derivanti da una pianta molto produttiva: le fragole Roxana sono le più amate dai produttori

    Frutti molto grossi, del peso di almeno 30 grammi l'uno, con costi di raccolta contenuti e un aspetto particolarmente attraente che si presta alla vendita: la fragola Roxana è tra le più amate dai produttori.

    Si tratta di una varietà molto forte, adatta anche a terreni poco fertili, che ha qualità organolettiche medie ma che ha un non comune valore aggiunto: un ottimo sapore soprattutto durante le produzioni autunnali.

    Dal punto di vista della coltivazione è molto versatile senza considerare che la pezzatura e il colore, rosso luminoso anche in condizioni di scarsa luminosità e temperatura non ideale, la rendono senz'altro una varietà molto vantaggiosa.

    Coltivare le fragole

    Coltivare le fragole è piuttosto semplice e, poiché piacciono tanto ai bambini, in tanti si cimentano in questa appassionante attività.

    Le fragole, infatti, possono essere coltivate nell'orto, a campo aperto, ma anche in vaso.

    Come coltivare le fragole in vaso

    coltivare fragole in vaso
    La mia coltivazione di fragole in vaso: foto scattata il 31 marzo 2019 a Vallemarina (Monte San Biagio)

    Il periodo migliore per coltivare le fragole, come noto, è la primavera.

    Chi sceglie di acquistare delle piccole piantine ancora non fiorite dovrà semplicemente innaffiarle avendo cura di bagnare solo la base e non le foglie.

    Chi sceglie l'orto, invece, dovrà realizzare file con piantine distanti 20-25 cm l'una dall'altra.

    È importante scavare un buco bello capiente prima dell'inserimento della piantina in quanto questa specie richiede che il sostrato in cui viene inserita sia bello morbido.

    Come abbiamo visto in questo articolo, esistono oltre 600 varietà di fragole per cui scegliere quella giusta non è facile.

    Per facilirare la decisione possiamo dire che le fragole si dividono in due gruppi:

    • unifere (producono il frutto una sola volta all’anno)
    • rifiorenti (producono i frutti più volte l’anno, anche in inverno)

    Alcuni sostengono che la prima varietà sia più gustosa e ricca di sapore, certo è che cogliere le fragole a Natale non ha prezzo.

    La scelta, insomma, è personale ma nessuno vieta di coltivarle entrambe, contemporaneamente, per valutare le differenze.

    Se, per risparmiare, decidete di seminare anziché travasare, il consiglio e di partire con maggiore anticipo (clima permettendo) così da poter cogliere deliziose fragole già a partire da maggio-giugno.

    Quattro imperdibili curiosità sulle fragole

    coltivare fragole sul balcone
    Anche sul balcone è possibile raccogliere fragole ad ogni primavera per almeno 4 anni

     

    1. Sorpresa: la fragola non è un frutto - Pur essendo considerati tali per quanto riguarda i valori nutrizionali non lo sono da un punto di vista botanico: i frutti di questa pianta, in effetti, sono i semini gialli che si vedono sulla superficie rossa. Meno inappropriata la definizione di frutto aggregato ma in realtà si tratta del ricettacolo ingrossato di un'infiorescenza.
    2. Sono facili da coltivare anche sul balcone - Se c'è un frutto facile da produrre da sé, in maniera, biologica, è sicuramente la fragola che nasce e cresce velocemente anche nei vasi. Chi ha un giardino, poi, ha la strada spianata. Per una riuscita ottimale il consiglio è quello di rinvasare le piantine non appena la Primavera comincia a fare la sua comparsa.
    3. Se non sono di stagione meglio non comprarle - Il periodo delle fragole, come noto, è da maggio a settembre. Tutte quelle che si trovano sui banchi dei supermercati in inverno o in altri periodi dell'anno il più delle volte si rivelano, purtroppo, una fregatura. Per accorgersene basta sentirne il profumo, quasi impercettibile, sono inoltre più grandi e hanno una polpa più sbiadita rispetto a quelle cui siamo abituate. Si tratta di prodotti perlopiù in arrivo dall'Israele o dall'Egitto ma, in questi casi, vengono raccolte ben prima del punto di maturazione perfetto e, pertanto, perdono in sapore. Se proprio avete voglia di fragole a novembre il nostro consiglio è quello di optare per prodotti da serra.
    4. Una sola fragola (marcia) può diventare virale - Le fragole, come accennato più volte, hanno una shelf life piuttosto ridotta ma, se non vengono conservate come si vede, questa brevissima vita si accorcia ulteriormente. Prima di riporle in frigo, dunque, è fondamentale controllare se tutti i frutti sono perfettamente integri. Ne basta mezzo marcio, infatti, per contagiare tutti gli altri nell'arco di pochissimo tempo.