L'innovation manager, figura di cui si sente sempre più spesso parlare negli ultimi tempi, diventerà un professionista chiave anche nel settore agricolo.
Dopo che il governo ha confermato il “voucher manager” nella Legge di Bilancio 2019, infatti, si sono aperte nuove e interessanti prospettive per le piccole e medie imprese, anche quelle impiegate in agricoltura e nel settore primario in generale.
Le realtà che hanno cominciato a familiarizzare con il Piano Nazionale Impresa 4.0, ovvero il pacchetto di leggi e finanziamenti varato dal governo per favorire la cosiddetta quarta rivoluzione industriale, avranno uno strumento in più per costruire l'innovazione.
E innovazione, contrariamente a quanto si è abituati a credere, vuol dire assunzioni e incremento del business.
Il modello di industria 4.0 sperimentato alla Noberasco ne è la prova.
Abbiamo già intuito come l'innovation manager sia un esperto in innovazione, questa figura, tuttavia, è divenuta chiave da quando il governo ha stanziato 25milioni di euro per le Pmi stabilendo che il Mise dovrà stilare un apposito elenco che disciplini il supporto consulenziale alle piccole e medie imprese.
Gli innovation manager, che saranno inseriti in un apposito albo, avranno quindi l'arduo compito di traghettare le aziende verso l'evoluzione tecnologica garantendo loro, per tale upgrade, fondi governativi fino a un massimo di 40mila euro.
Ma veniamo al dunque: chi ha diritto al voucher?
Il voucher manager prevede un finanziamento fino a un massimo di 40mila euro annui per le piccole e medie imprese per gli anni 2019, 2020, 2021.
Per piccole e medie imprese, come noto, si intendono realtà aziendali con meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo inferiore ai 50mila euro.
I criteri di assegnazione dei fondi sono al vaglio del Mise che dovrebbe sciogliere le riserve nell'arco di poche settimane.
Secondo le previsioni i primi progetti del 2019 dovrebbero quindi partire attorno alla fine del mese di maggio.
Potranno chiedere il voucher le piccole e medie imprese secondo le seguenti modalità:
Potranno essere finanziate consulenze specialistiche finalizzate, come si diceva, all'innovazione tecnologica e digitale dell'impresa specificate dal Piano Nazionale Impresa 4.0.
Rientrano in questa categoria, dunque, tutte quelle innovazioni nel mondo dell'industria e dell'agricoltura 4.0 purché la consulenza sia finalizzata a sostenere i processi di trasformazione tecnologico-digitale legati al Piano Nazionale Impresa 4.0 con le relative ristrutturazioni gestionali-organizzative, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.
Se sei alla ricerca di un esperto del settore o hai bisogno di una consulenza, puoi scrivere a info@exportdigitale.com
Nonostante solo poche aziende avranno la possibilità di accedere al voucher manager, come si diceva non devono sentirsi escluse le imprese agricole, anzi.
I progetti di digitalizzazione e innovazione dei modelli di business possibili sono tantissimi anche nel settore primario.
Pensiamo, per esempio, a tutto quanto gravita attorno al mondo della già citata agricoltura 4.0, ma anche a progetti di marketing digitale per la promozione di eccellenze ortofrutticole, alla creazione di app che aiutino a elevare gli standard di funzionamento di serre e strutture agricole e, più in generale, della digitalizzazione dei sistemi di gestione.
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