Peperone di Senise Igp: il re della Basilicata è un'esplosione di dolcezza



21 Giugno 2019 di Redazione
peperone senise igp
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    Il peperone di Senise, che prende il nome dall'omonimo comune nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, è dal 2016 contraddistinto dal marchio Igp (Indicazione geografica protetta) e dal 1996 tutelato da un consorzio di produttori che lavora la terra e raccoglie i frutti secondo l'antica tradizione territoriale dell'Alto Sinni.

    È così, trasformando in regola le tecniche e la sapienza ereditata dai propri avi, che i coltivatori locali sono riusciti a conservare le originarie e straordinarie proprietà organolettiche di un prodotto ormai famoso in tutto il mondo.

    Il peperone di Senise, del resto, non è solo l'ingrediente base di moltissime ricette della tradizione culinaria lucana, ma è anche un frutto della terra unico nel suo genere.

    peperone di senise secco e fresco
    Crusco o fresco: il peperone di Senise è un'autentica specialità

    La sua dolcezza è inconfondibile, il peduncolo ben saldo alla bacca, anche ad essiccazione avvenuta, è un tratto distintivo rarissimo nella vasta famiglia dei peperoni,  mentre il colore rosso porpora intenso ha conferito al Senise Igp un valore ornamentale oltre che simbolico.

    Basta visitare il piccolo comune lucano nel mese di agosto per notare, in ogni angolo del paesello, scenografiche collane di peperoni esposti al sole per l'essiccazione.

    Architettura e tradizione enogastronomica hanno così dato vita ad un tutt'uno con il peperone che si è trasformato, negli anni, in un'autentica esperienza sensoriale: di colori, di profumi e, soprattutto, di sapori.

    La storia del Peperone di Senise: dalle Antille alla Basilicata

    collane di peperoni essiccati
    Le collane di peperoni essiccati da generazioni fanno ormai parte del paesaggio di Senise a tal punto da aver contribuito all'ottenimento del marchio Igp.

    Quella del Peperone di Senise è la storia che non ti aspetti: questo speciale frutto della terra lucana è infatti originario delle Antille.

    L'approdo in Europa è datato attorno al XVI secolo ma è solo nella zona di Senise che questo speciale peperone, grazie a terreni fertili, clima particolarmente favorevole e abbondanti riserve idriche, ha dato il meglio di sé.

    Le tecniche di coltivazioni si sono poi tramandate di generazione in generazione fino ad essere fissate, a partire dal 1996, in un disciplinare che oggi conta numerosi produttori e che regola:

    • semina
    • trapianto
    • trattamenti
    • irrigazioni
    • raccolta
    • pratiche di trasformazione

    Già prima del riconoscimento del marchio Igp, il Peperone di Senise era considerato un tratto distintivo del territorio locale, in grado di donare al paesaggio locale un tocco di inestimabile bellezza.

    Zona di produzione del Senise Igp

    coltivazioni di senise igp
    A Senise i campi  di peperoni fanno parte del paesaggio: intere distese verdi impreziosite da note rosso porpora

    Secondo il disciplinare le zone di produzione di questo propotto Igp sono tutte quelle limitrofe a Senise che affacciano sulla Valle del Sinni e sul fiume Agri

    • Valle del Sinni
    • Franca villa S.S.
    • Chiaromonte
    • Valsinni
    • Colobraro
    • Tursi Noepoli
    • Agri
    • Sant'Arcangelo
    • Roccanova
    • Tursi
    • Montalbano Jonico
    • Craco

    Un solo peperone, tre varietà

    tipi di peperone di senise tronco uncino appuntito
    Uncino, Tronco e Appuntito: tre varietà del peperone di Senise, identiche nel sapore ma diverse nella forma

    Il peperone di Senise viene prodotto e commercializzato in tre varietà, nella loro diversità parimenti belle, gustose e con proprietà universalmente riconosciute come straordinarie.

    Tutte e tre le tipologie sono prima verdi per poi diventare rosso porpora una volta arrivate a perfetta maturazione e vantano una non comune dolcezza.

    Il tipo “Appuntito”

    • Peduncolo: peduncolo ben saldo alla bacca tale da non staccarsi nemmeno ad essiccazione avvenuta;
    • Bacca: leggermente deformata con costole poco evidenti;
    • Apice stilare: a punta;
    • Lunghezza della bacca: da 10 a 17 cm;
    • Diametro basale: da 3,5 a 5 cm;
    • Spessore della polpa: da 1,5 a 2,2 mm;

    Il tipo “Tronco”

    • Peduncolo: ben saldo alla bacca tale da non staccarsi nemmeno ad essiccazione avvenuta;
    • Bacca: a forma di cono leggermente deformata, con costole molto evidenti, generalmente, in numero di tre di cui una più sviluppata e ricurva nella parte apicale;
    • Apice stilare: tronco (a naso di cane);
    • Lunghezza della bacca: da 9 a 14 cm;
    • Diametro basale: da 3,0 a 5,1 cm;
    • Spessore della polpa: da 1,5 a 2,0 mm;

    Il tipo “Uncino”

    • Peduncolo: ben saldo alla bacca tale da non staccarsi nemmeno ad essiccazione avvenuta;
    • Bacca: forma leggermente deformata con costole poco evidenti;
    • Apice stilare: ricurvo ad uncino;
    • Lunghezza della bacca: da 11 a 16 cm;
    • Diametro basale: da 3,5 a 5,2 cm;
    • Spessore della polpa: da 1,5 a 2,2 mm;

    Ricette con il peperone di Senise

    Il peperone di Senise si presta alla preparazione di moltissime ricette e, anche assoluto, cucinato in maniera semplice ed essenziale, regala emozioni gustative uniche.

    Un grande classico è, senz'altro, il Peperone Crusco: si tratta di un alimento tipico della tradizione e, per certi aspetti, molto simile agli altrettanto famosi pimientos de padròn.

    I peperoni vengono essiccati al sole e fritti per pochi secondi in olio extra vergine d'oliva: l'escursione termica fa sì che l'ortaggio diventi "crusco", cioè croccante.

    "Una bontà per il palato – riferiscono i produttori del consorzio - che si presta bene ad essere abbinata a piatti tipici della cucina mediterranea oltre ad essere un gustoso snack da consumare durante l'ora dell'aperitivo".