Coronavirus e filiera alimentare: tutti i numeri delle attività aperte



26 Marzo 2020 di Redazione
raccolta mele
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    Tra le imprese lasciate aperte in Italia circa il 50% lavora per garantire le forniture alimentari alla popolazione con oltre un milione di realtà.

    Ecco il dettaglio:

    • 740mila aziende agricole
    • 70mila industrie alimentari
    • 230mila punti vendita
    • 911 ipermercati  
    • 21.101 supermercati,
    • 1.716 discount alimentari,
    • 70.081 minimercati
    • 138.000 altri negozi

    Sono i dati Istat raccolti dopo il Dpcm, nell'arco temporale compreso tra l'11 e del 22 marzo

    La filiera alimentare continua ad operare con 3,6 milioni di persone con un valore dai campi agli scaffali, pari a 538 miliardi di euro, il 25% del Pil.

    Un sistema che poggia sull’agricoltura nazionale che si classifica al primo posto a livello comunitario per numero di imprese e valore aggiunto grazie ai primati produttivi, dal grano duro per la pasta al riso, dal vino a molti prodotti ortofrutticoli ma anche per la leadership nei prodotti di qualità come salumi e formaggi.

    Tutti i record d'Italia, Coldiretti: "Ecco i prodotti per cui siamo primi in Europa"

    L’Italia è il primo produttore UE di riso, grano duro e vino e di molte verdure verdure di stagione e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi.

    E anche per quanto riguarda la frutta l’Italia primeggia in molte produzioni importanti: dalle mele e pere fresche, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle nocciole fino alle castagne.

    "La Penisola - commenta Coldiretti - risulta poi il secondo produttore dell’Unione Europea di lattughe, cavolfiori e broccoli, spinaci, zucchine, aglio, ceci, lenticchie e altri legumi freschi. È altresì seconda per la produzione di pesche, nettarine, meloni, limoni, arance, clementine, fragole (coltivate in serra), olive da olio, mandorle e castagne. Infine, l’Italia detiene il terzo posto in Europa per quanto riguarda asparagi, ravanelli, peperoni e peperoncini, fagioli freschi, angurie, fichi, prugne e olive da tavola, secondo la Fondazione Edison.

    Ma l’Italia – coonclude Coldiretti – è leader indiscusso nella Ue per la qualità alimentare con 299 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole biologiche e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari".